venerdì 30 luglio 2010

Russia/ Scontri a Khimki, sobborgo Mosca dove l'ambiente 'uccide'



Mosca, 29 lug. (Apcom-Nuova Europa) - Nel sobborgo più corrotto di Mosca i giornalisti vengono picchiati a morte se iniziano a 'impicciarsi' di difesa dell'ambiente. E il clima è talmente violento da generare l'unico scontro - dall'avvento di Putin al potere - dove i manifestanti (500) hanno la meglio sulla polizia. In una Mosca rovente per il caldo e il fumo di 42 torbiere in fiamme, si è tenuta oggi una manifestazione degli abitanti che si oppongono al disboscamento selvaggio, motivato dai primi lavori per la costruzione di un'autostrada Mosca-San Pietroburgo.



Ma se la rete viaria tra le due capitali è veramente carente e obiettivamente necessita di 'grandi opere', i torbidi di Khimki e la malagestione di una periferia venduta alle fabbriche, proprio a ridosso di un patrimonio boschivo inestimabile, fanno pensare. La situazione è grave ormai da anni: un decesso nel 2009 è andato ad allungare ulteriormente la scia di sangue sulla stampa russa. Sergei Protazanov, redattore di un piccolo giornale locale, è morto a Khimki in seguito alle percosse subite. Stava lavorando a un'inchiesta "sui brogli delle elezioni del primo marzo" 2009 per un giornale, Grazhdanskoe Soglasie, certo non di primo piano. Ma ultimo baluardo di una stampa particolarmente critica nei confronti del potente governatore locale, Vladimir Vladimirovich Strelchenko.



Secondo le dichiarazioni rilasciate ad Apcom all'indomani dell'omicidio, dal numero due del servizio russo per il controllo dell'ambiente (Rosprirodnadzor), Oleg Mitvol "Protazanov era invalido, aveva una protesi alla mano destra" e dunque era incapace di reagire all'aggressione. Il giornalista lavorava per una piccola testata a Khimki, un sobborgo a nord di Mosca. La pubblicazione venne sospesa. Ed era l'ultimo dei tre giornali locali di opposizione, che stavano progressivamente chiudendo, proprio in seguito a una raffica di aggressioni ai reporter.Nel mese di novembre 2008, un altro giornalista di opposizione nella stessa Khimki, Mikhail Beketov, direttore della Khimkinskaja Pravda, era stato picchiato alla periferia della capitale russa e ricoverato in ospedale con ferite alla testa e una gamba fratturata. Anche un'altra pubblicazione dell'opposizione, Grazhdanskij Forum, ha chiuso, dopo che il suo direttore venne picchiato in un agguato.

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