venerdì 19 febbraio 2010

Aggiornamenti Feriti No TAV!

Questa è la mail inviata ad Indymedia piemonte dal marito della signora ferita durante le cariche degli sbirri avvenute nella serata del 17/02/2010 in valle di susa al presidio contro i carotaggi per la TAV:

"Scusa se ti disturbo, ma siccome sei la persona a cui fanno più domande volevo precisare che a mia moglie hanno diagnosticato non solo il setto nasale rottoma anche tutte le ossa del naso, infossamento dello stesso, rottura scomposta dell'osso della guancia e l'asimmetria oculare denota la frattura del margine orbitario di un occhio, nonché dice il dottore, brutto taglio sul naso e grave ferita e trauma al cranio ematomi sulle dita braccia gambe ecc.
Tutto questo te lo dico così a chi ti chiede saprai rispondere meglio.
Un'altra cosa è che stamattina farà una visita ginecologica perché dicono ci si un versamento di un'ovaia non so cosa voglia dire ,comunque ne avrà sicuramente per un pò, ma non per questo cambiamo idea saremo sempre più NO TAV. Stamattina devono decidere quando operarla"


Anche "la Busiarda" riporta la notizia:

"Gridavo basta, basta ma i quattro poliziotti continuavano a colpire"
Nessuna sassaiola:
«La carica è partita senza che lanciassimo alcuna provocazione»

Un’aggressione terribile che mi segnerà tutta la vita. Mai avuto tanta paura. Mi stavano ammazzando di botte». Marinella Alotto, 46 anni, ambulante di Borgone parla a fatica da un letto della stanza 9 del reparto di ortopedia dell’ospedale di Susa dov’è ricoverata dalla tarda serata dell’altro ieri. I medici dopo i primi accertamenti effettuati nella mattinata anche alle Molinette di Torino l'hanno giudicata guaribile in 30 giorni. Ha una frattura al setto nasale, un trauma cranico con ferita lacero contusa, piccole fratture agli zigomi sotto gli occhi e lesioni varie in tutto il corpo, in particolare sul braccio destro e al basso ventre, dove oggi sarà sottoposta a esami più approfonditi. «E' come se fosse stata investita da un'auto» dice il marito Paolo Ala, anche lui ambulante, seduto accanto al suo letto. Marinella e Paolo erano fra quei circa trecento No Tav che alle 19 dell’altra sera si sono scontrati con le forze dell’ordine che li hanno caricati per difendere il sito S72 in frazione Coldimosso di Susa.
Cosa è accaduto? Almeno secondo la vostra versione?
«Era la solita protesta No Tav. Come abbiamo sempre fatto. Non abbiamo attuato particolari gesti provocatori. Non è vero che abbiamo lanciato pietre. Sono partiti in direzione dei poliziotti solo alcuni palloncini colorati e pieni di acqua e poi i soliti slogan come "Sarà Dura, non ci piegherete” e altri ma niente di più».
Ma allora?
«Ad un certo punto ho sentito delle urla tremende che arrivavano dai poliziotti in tenuta antisommossa. Era partita la carica contro di noi ma ce ne siamo accorti in ritardo perché era notte e avevamo i fari contro. C’è stato un fuggi-fuggi generale verso i boschi. Purtroppo sono caduta. In quattro mi sono arrivati sopra ed hanno iniziato a colpirmi con i manganelli sul viso e sul braccio con il quale cercavo di proteggermi. Urlavo ”basta, basta”, ma loro continuavano a picchiarmi. Sono poi arrivati, un ragazzo e una ragazza, che mi hanno aiutata ad alzarmi ed a raggiungere la statale 24».
Poi vi siete persi di vista, vero signor Paolo?
«Solo quando sono arrivato sulla statale 24 sono riuscito a parlare con Marinella ed ho saputo che era ferita. Quando sono arrivato al presidio dell'autoporto mi sono accorto della gravità del fatto, aveva il viso cosparso di sangue. L'ho caricata in auto e subito accompagnata al pronto soccorso. Domattina (oggi, ndr) sarà sottoposta ad intervento chirurgico, in seguito alla frattura del setto nasale, la operano alle Molinette di Torino».

1 commento:

  1. Quando gli scribacchini del sistema sui lori gloriosi giornali scrivono: "Cariche di alleggerimento" dovrebbero specificare che intendono dire: "Violente cariche, e manganellate sui manifestanti!"

    Sbirri = Servi infami!

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