martedì 29 settembre 2009

Bologna, sangue sulla protesta

Settembre 28th, 2009

Quando il ministro dell' Interno Roberto Maroni arriva in città per un incontro pubblico sguinzaglia i suoi poliziotti, incaricati di soffocare nella violenza qualunque forma di dissenso e di democratica protesta.

Le immagini del video sono state girate a Bologna. Si vede un gruppo di studenti, che nel chiedere di presenziare al dibattito di Maroni con uno striscione di protesta vengono caricati dai celerini in assetto antisommossa.
Volano manganellate e fumogeni in un clima di guerra senza esclusione di colpi. E si vede pure del sangue, come al G8 di Genova.


I giornali online scrivono che fra gli studenti si erano infiltrati pure degli ultrà Ciò che importa è¨ che quei giovani che si oppongono alla politica dei respingimenti di Maroni, vengono respinti.

Facebook | Telethon?NO grazie - Io non sostengo chi finanzia la vivisezione!

Tratto da Facebook:

Ci sono persone...

Ci sono tante persone convinte che qualsiasi metodo sia accettabile per "progredire" nella conoscenza. Sbagliano, perché in questo modo si legittima qualsiasi nefandezza e qualsiasi sofferenza inflitta a esseri innocenti. E sbagliano perché autoimponendoci di NON seguire certe vie - quelle non etiche - non si ferma il progresso: una via c'è sempre. Non imponendo certi "paletti" etici, semplicemente si finirà per seguire le vie non etiche a scapito delle altre, ma non vuol dire che le altre non esistano, vuol dire solo che non le si esplora, che non le si prende nemmeno in considerazione.

Ma lasciamo perdere queste persone.

Ci sono tante persone (in gran parte le stesse di prima) convinte che il "modello animale" per la ricerca medica sia utile, o addirittura indispensabile. Sbagliano, perché non è manipolando geneticamente un topo che lo si rende uguale, e nemmeno lontanamente simile all'uomo, né è curando i cani che si possono curare i bambini. Certo, Telethon (e altre associazioni o fondazioni simili) sostengono che "la sperimentazione su animali è necessaria", ma queste sono parole vuote, dogmi da superare.

Ma lasciamo perdere anche queste persone.

Ci sono infine delle persone, forse non di meno di quelle delle precedenti due categorie, che sono convinte che la vivisezione sia eticamente inaccettabile, e non intendono sostenerla, oppure che sanno che non è una pratica utile. Oppure che sono convinte di entrambe le cose.

Queste persone non le lasciamo perdere, al contrario, vogliamo raccontare loro come Telethon spende parte dei suoi soldi, affinché decidano se è il caso o meno di sostenerlo. Quel che si chiede a Telethon non è certo di sparire o di non fare il proprio lavoro: si chiede invece proprio di farlo, smettendo di usare i soldi raccolti per finanziare la vivisezione, o sperimentazione animale che dir si voglia. Siamo noi cittadini che possiamo far cambiare rotta a questo colosso che ormai ha un giro di soldi enorme ed è onnipresente e martellante con la sua pubblicità.

Gli studi di Telethon: dati dal convegno 2005

Nel marzo 2005 si è tenuto un convegno in cui vari gruppi di ricercatori finanziati da Telethon hanno presentato alcuni studi. Il file con gli abstract del convegno è disponibile sul sito di Telethon:
http://www.telethon.it/ricerca/pdf/abs/Abs_Ita_Sito_Telethon.pdf

Esaminandolo in dettaglio, troviamo che:

* In totale sono state presentate 328 ricerche.
* Il 44,5% di queste - 147 studi - avevano usato animali.
* Il 9,5% di queste - 31 studi - avevano usato cellule di animali anziché umane.
* Il restante 46% erano invece studi utili o potenzialmente utili in quanto NON svolti su animali.

Da segnalare che i progetti realizzati in collaborazione con UILDM non prevedono esperimenti su animali, ma solo studi clinici.

Questi studi probabilmente non rappresentano TUTTI gli studi finanziati da Telethon, ma certo danno un'idea piuttosto precisa della situazione.

Non sappiamo il numero di animali utilizzati nella totalità di questi studi, ma va anche tenuto conto che sono certamente di più di quanti si possa pensare, dato che quasi sempre si tratta di animali manipolati geneticamente, e quindi in questi casi bisogna contare anche gli animali che nascono sofferenti a causa della manipolazione genetica e magari muoiono poco dopo senza mai essere usati, o che nascono morti, o le cui madri muoiono in gravidanza o dandoli alla luce o che non hanno la caratteristica attesa dalla manipolazione genetica.

Alcune ricerche che hanno comportato gravi sofferenze per gli animali

Tutta la sperimentazione su animali comporta sofferenza e morte per gli animali usati. Vogliamo qui riportare però dei brevissimi estratti di alcune delle ricerche che hanno comportanto una sofferenza particolarmente acuta per gli animali usati - per lo più topini e ratti.

Un topo o un ratto non potranno mai assomigliare nemmeno lontanamente a un uomo, dal punto di vista fisiologico, genetico (per quanti geni si aggiungano o si tolgano...), anatomico, ecc. ma gli assomigliano invece dal punto di vista della capacità di provare sentimenti ed emozioni, in quanto esseri senzienti come noi.

Solo l'ignoranza e la mancanza di esperienza ci fanno guardare a questi animali con ribrezzo o paura (infatti gli sperimentatori scelgono questa specie appunto per quello, e per il fatto che sono piccoli, poco costosi, prolifici, non certo per ragioni "scientifiche"): sono invece animaletti molto belli, intelligenti - specie i ratti - socievoli con gli umani, simpatici, che si affezionano moltissimo, che amano farsi coccolare dalla propria "famiglia umana" e stare a stretto contatto, giocare, interagire con noi.

Ecco cosa invece hanno fatto loro nei laboratori finanziati da Telethon.

Studio n. 6

Modelli murini in cui p63 è stato deleto muoiono alla nascita, e presentano notevoli difetti ectodermici, mancando dell'epidermide, della prostata, delle mammelle e dei tessuti uroteliali, ed presentano arti tronchi o assenti, difetto dell'"apical ectodermal ridg", un epitelio stratificato essenziale per sviluppo dell'arto.

Studio n. 95

A tale scopo abbiamo indotto l'ischemia mediante legatura dell'arteria femorale in topi di controllo ed mdx e abbiamo valutato il recupero del flusso sanguigno con il "Laser Doppler Perfusion Imaging" (LDPI) e analisi morfometrica.

Studio n. 101

In un'altra linea di ricerca, nell'intento di chiarire il ruolo della componente postsinaptica nella competizione, abbiamo ridotto drasticamente l'attività delle fibre muscolari mediante la sovraespressione di un canale del potassio. Per l'elettroporazione in vivo dei muscoli, iniettiamo 20 microgrammi di plasmide (GFP-Kir2.1) in 10 microlitri di 0.9% NaCl nel tibiale anteriore e nel soleo in animali anestetizzati di 4-5 giorni di età. Poi applichiamo otto impulsi di 100 V/cm e di durata di 25 msec alla frequenza di 1 hz con degli elettrodi appoggiati ai lati della zampa. Dopo 10 gg dalla elettroporazione, i muscoli vengono dissociati e studiati in vitro con tecniche morfologiche e di elettrofisiologia.

Studio n. 102

[...] riprodotti mediante il modello da schiacciamento del nervo sciatico nel topo. Conseguenze sullo sviluppo del nervo periferico e la rigenerazione dopo un danno da compressione sono state analizzate in un modello murino privo di uno specifico costituente del citoscheletro delle cellule di Schwann, il filamento intermedio GFAP (proteina gliofibrillare acida).

Studio n. 174

Dopo il periodo di arricchimento gli animali sono stati testati nel Morris water maze (NdR: cioè costretti a nuotare per sopravvivere, a vari livelli in una vasca riempita di acqua).

Conclusioni

Non crediamo ci sia più nulla da dire: i dati sulla quantita' di vivisezione effettuata da Telethon parlano da soli.
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MILANO/ROMA CONTRO LE MENZOGNE DE LA RINASCENTE


Quando la verità viene a galla...

MILANO, ORE 15.00: La Rinascente Piazza Duomo

La rabbia nel vedere che l'amministrazione di questi grandi magazzini si fa beffe delle promesse fatte ad AIP, datate 11 maggio 2007 riguardo la policy fur-free, ha radunato Sabato 26 settembre alla Rinascente di Piazza Duomo Milano ben 75 attivisti pronti a ricordare che non bisogna prendere sottogamba la serietà della campagna. Anche se, con questa azienda non ci siamo fatti sentire per due anni, se non con un paio di lettere indirizzate all'amministrazione, con la quale gli ricordavamo gli impegni presi, La Rinascente è sempre stata tenuta d'occhio. Le posizioni de La Rinascente erano ben chiare il 31 gennaio 2009 avrebbe dovuto smettere definitivamente di vedere inserti in pelliccia, ma così non è stato. Lungi da noi scontrarci inutilmente contro un'azienda se mantiene le promessse fatte, ma a quanto pare non gli sono bastati 3 anni di intensa campagna dove vedeva ogni week-end attivisti che presidiavano i loro punti vendita in tutta Italia.



Gli slogan e i discorsi scanditi al megafono hanno accompagnato per ben 3 ore l'entrata dei grandi magazzini, decine e decine di attivisti hanno dato voce a chi non ce l'ha, a chi in questo preciso istante fa avanti indietro nella gabbia aspettando di diventare un prezioso colletto che andrà a guarnire i capi delle prestigiose Griffe e di chi ne copierà il trend, aspettando di realizzare il sorriso di qualche ignaro vanitoso e capriccioso che non sa nemmeno cosa sta comprando. Qualsiasi cifra in denaro versata per ogni indumento, non basterà mai a colmare il vuoto e la solitudine di chi soffre le gioie della moda.

Quello che stiamo aspettando non è più l'ennessima lettera piena di giustificazioni, ma i vostri punti vendita liberi da ogni capo con inserti di pelliccia.






A voi la decisione... La Rinascente vende morte fino alla fine davanti alle sue porte!


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Alle ore 18.15 ci siamo spostati in Corso Matteotti a protestare contro la vendita di pellicce da parte di Escada altro marchio oggetto da boicottaggio internazionale.
www.antifur-campaign.org

MILANO AIP AMAZING TEAM


ROMA, ORE 16.00: La Rinascente Piazza Fiume


Appena arrivati abbiamo verificato nuovamente la presenza di inserti in vero pelo; poco dopo abbiamo parlato col responsabile del punto vendita che, evidentemente preoccupato dalla nostra presenza (circa una trentina di persone) di sabato pomeriggio proprio davanti all'ingresso principale, si è dichiarato disposto a rimuovere i capi incriminati "entro lunedì".

Ovviamente abbiamo continuato la manifestazione, finché non hanno capito che avrebbero dovuto toglierli immediatamente. dopo circa un'ora dal nostro arrivo, infatti, la rinascente di piazza fiume ha deciso di rispettare gli accordi presi a suo tempo... cosa che comunque verificheremo nelle prossime settimane, grazie a nuov* attivist* che lavorano o abitano in zona e si sono offert* di controllare quotidianamente.

Abbiamo infine deciso di passare il resto del pomeriggio volantinando, a coppie, contemporaneamente davanti a tutti i punti vendita del MMFG di Roma... cosa che ha dato fastidio in particolare al direttore di uno dei negozi di via tuscolana, che ha aggredito e minacciato un'attivista. la rumorosa reazione della ragazza ha attirato ancora più passanti interessati al motivo della protesta in corso, tanto da ottenere numerosi consensi e nuove adesioni alla campagna.

lunedì 28 settembre 2009

ROVINATA LA FESTA ALLA RINASCENTE

Allucchettamenti e proteste alla presentazione del profumo D&G

Venerdì 25 settembre a La Rinascente di Piazza Duomo, Milano, era prevista la presenza di Naomi Campbell, Claudia Schiffer ed Eva Herzigova per la presentazione del nuovo produmo D&G, a cui avrebbero presenziato pure Dolce&Gabbana.
Vista l'inadempienza di Rinascente della politica fur-free e il rilancio di una campagna contro di loro, quale migliore momento per fare sapere a tutti che questa azienda non ha preso seriamente un impegno con AIP e non si sta impegnando a fermare la vendita di cadaveri di animali dentro ai suoi punti vendita?

Anche se non invitati ci siamo presentati pieni di iniziativa e di buoni propositi, oltre che di buone ragioni e di rabbia, per cercare di rovinare la festa a Rinascente. Con un piano che prevedeva due azioni distaccate che però abbiamo dovuto rivedere sul momento, siamo riusciti alla fine ad avere ben tre azioni!

Quando già presso l'entrata principale era stato srotolato un tappeto rosso e si accalcavano alle transenne decine di persone in attesa delle tre modelle, alcuni attivisti di AIP sono riusciti ad entrare nel negozio da un'altra entrata e, distraendo prima le numerose guardie all'ingresso con un diversivo fatto di slogan e cartelli, uno di loro è riuscito ad alluchettarsi ad una maniglia della porta principale, davanti al tappeto rosso. Peccato che i lucchetti tipo "bloster", i più adatti per legare il proprio collo in queste situazioni, necessitino della chiave per la chiusura. Il piano prevedeva la fuga di un altro con le chiavi in mano, ma prevedeva anche di poter fare questa azione all'esterno, con più
possibilità di "smarcare" eventuali ostacolatori. Con dieci guardie
addosso tra gli stand di un grande magazzino era impossibile fuggire più di due minuti o fare altro che lanciare via le chiavi. Così l'allucchettamento è durato solo pochi minuti, dopo di ché tutti gli attivisti che erano entrati sono stati portati fuori passando sul tappeto rosso, in mezzo alla folla e ai giornalisti, dove comunque hanno potuto dare visibilità all'azione.

Pochi minuti dopo scatta la seconda azione: una attivista si incatena ad una delle porte della Rinascente, usando la stessa tecnica del lucchetto al collo (impossibile da segare se non con un flessibile e l'intervento dei pompieri). Questa volta essendo l'azione all'esterno è facile fuggire con le chiavi e "farle sparire"!
Arrivano subito gli altri e scatta il presidio con volantini lanciati,
cartelli, slogan e una ressa di persone che si gira a guardare e scattare foto, con le macchine e le telecamere che avevano preparato per le top-model. La sicurezza della Rinascente è lenta ad intervenire ed è presa alla sprovvista. La protesta riscuote anche una buona approvazione da parte della gente, che prende i volantini e applaude.
Questo allucchettamento è durato almeno 40 minuti, facendo ritardare l'evento, ed è finito quando ormai riuscito nella sua efficacia sono spuntate fuori le chiavi ed è stato aperto il lucchetto.

Poi si alza la musica, arrivano le dive, scattano i flash, tutto sembra tornato alla normalità e all'allegria che dovrebbe contraddisstinguere questi eventi mondani. Ma proprio mentre le tre modelle e Dolce&Gabbana sono sotto i riflettori all'interno del negozio, da una balconata vengono lanciati mucchi di volantini e viene srotolato uno striscione con scritto "Basta Menzogne - Basta Pellicce - Rinascente assassini". Una mossa inaspettata, e ancora una volta la sicurezza viene presa alla sprovvista, mentre le facce si alzano a guardare l'ennesima contestazione alla scelta eticamente inaccettabile della Rinascente.


L'amministratore delegato di Rinascente, Vittorio Radice, era visivamente nervoso e contrariato e ha continuato a cercare giustificazioni e scuse, tergiversando invece sulle nostre richieste concrete e i loro impegni presi pubblicamente.
La dirigenza di Rinascente sa bene quello che vogliamo e questa iniziativa è un modo concreto per far capire che chi non rispetta i patti e continua a lucrare sulla pelle degli animali è dalla parte del torto e non potrà ricevere che disprezzo e rabbia.

Non è più il momento
per le promesse e le scuse:


Basta menzogne
Basta pellicce
dentro Rinascente!

domenica 27 settembre 2009

CAMPAGNA AIP vs RINASCENTE 25/09/09

Protesta inscenata sia fuori che all'interno de La Rinascente di Piazza Duomo a Milano, durante la presentazione della nuova linea di profumi Dolce & Gabbana "Anthology Fragrance", ospiti d'onore Naomi Campbell, Claudia Schiffer ed Eva Herzigova, risultato: festa rovinata per chi continua a lucrare sulla pelle degli animali vendendo ancora inserti in pelliccia, per maggiori info visita: campagnaaip.net


venerdì 25 settembre 2009

MORTO IL BOIA LAUDI




Una scintilla di rivolta e sarà Sole in un Baleno.

TORINO - E' morto a Torino, colpito da infarto nella sua abitazione, Maurizio Laudi. Era segretario di Magistratura Indipendente, ed era stato nominato procuratore di Asti nel gennaio dello scorso anno.

Sessantuno anni, Maurizio Laudi, è stato stroncato da un infarto nelle prime ore di questa mattina nella sua abitazione torinese. Lo ha comunicato la moglie agli agenti della scorta. Laudi si sarebbe già sentito male ieri sera dopo cena, e per questo la prima impressione era stata quella di un problema legato alla digestione. Le sue condizioni si sono però rapidamente aggravate. Soccorso anche dal fratello medico sarebbe morto attorno alle tre. Sarebbe dovuto partire oggi per Londra. Domenica scorsa Laudi aveva assistito al Palio di Asti con le altre autorità sulla tribuna Alfieri.

Il plenum del Csm ha voluto rendere omaggio al procuratore osservando un minuto di silenzio. In un telegramma inviato alla famiglia del magistrato il vice presidente Nicola Mancino ha espresso, a nome di tutti i consiglieri, "cordoglio e solidarietà".

In magistratura dal '74, Laudi aveva lasciato Torino dopo moltissimi anni di servizio alla procura, prima come sostituto e poi come aggiunto. Una scelta per lui obbligata, visto che una norma della riforma dell'ordinamento giudiziario non consentiva di ricoprire per più di otto anni gli incarichi di vertice degli uffici giudiziari.

Nel capoluogo piemontese, da cui si era allontanato solo quando era stato eletto componente del Csm, aveva tra l'altro diretto la Direzione distrettuale antimafia e aveva coordinato il gruppo che si occupa dei reati di terrorismo ed eversione. Davanti al Csm, Laudi è stato il "difensore" del gip di Milano Clementina Forleo nella procedura di trasferimento d'ufficio che le era stata aperta dalla Prima Commissione.

Grande amante del calcio, Laudi era stato anche giudice sportivo. "Nonostante il suo impegno in vicende giudiziarie di primo piano nelle cronache italiane, non ci ha mai fatto mancare il supporto della sua competenza e della sua passione in ambito sportivo - ha detto il presidente della Figc, Giancarlo Abete - La sua scomparsa priva il calcio italiano e internazionale di un'intelligenza viva e di un amico sempre disponibile e positivo''. Il magistrato, infatti, è stato per molti anni Giudice sportivo della Lega Nazionale Professionisti; ha collaborato alla revisione e all'aggiornamento del codice di giustizia sportiva, occupandosi tra l'altro delle norme antiviolenza e della disciplina della prova-tv; attualmente ricopriva in seno alla Uefa il doppio incarico di componente della Commissione di disciplina e di delegato per le competizioni internazionali.
Fonte.

Per ricordare chi era e cosa ha fatto nella sua carriera di magistrato/boia il NON-compianto laudi!




5 marzo 1998. A Torino vengono arrestati tre anarchici - Edoardo Massari (conosciuto come Baleno), l'argentina Soledad Rosas (Sole) e Silvano Pelissero - accusati di terrorismo, di aver colpito con esplosivi i cantieri della TAV in Valsusa, di essere militanti di una fantomatica associazione sovversiva, i Lupi Grigi, di voler rovesciare violentemente le istituzioni democratiche.
Il 28 marzo Edoardo viene trovato impiccato nella sua cella nel carcere torinese delle Vallette. L'11 luglio dello stesso anno anche Sole viene ritrovata impiccata nella comunità Sotto i Ponti a Benevagienna, in provincia di Cuneo, dove era detenuta agli arresti domiciliari.
Silvano, nel gennaio 2001 viene condannato in primo grado a 6 anni e 10 mesi. Nello stesso anno il processo d'appello, mezza giornata in tutto per evitare che scadessero i termini di carcerazione preventiva, conferma le decisioni dei giudici di primo grado, scontando qualche mese.
Il 21 Novembre 2001 la Cassazione boccia i precedenti giudizi: "Pur in presenza di affermazioni eversive ricavate dai volantini sequestrai all'imputato e dalle rivendicazioni degli illeciti perpetrati dai sodali dell'organizzazione ('Lupi grigi'), si è affermata la sussistenza di una organizzazione terroristica eversiva ex art. 270 bis cp sulla scorta di comportamenti illeciti inidonei ad offendere il bene giuridico tutelato dalla norma".
"Aldilà delle proclamate intenzioni (peraltro miranti, con metodi illeciti, a sollecitare l'attenzione della pubblica opinione e a protestare in merito al degrado ecologico della Val di Susa per la progettata costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità) - affermano i magistrati - le azioni contestate all'imputato, essendo rimaste circoscritte all'offesa di beni, di proprietà privata o di enti pubblici locali, situati soltanto in zona circoscritta e periferica del territorio dello Stato e non avendo, invece, colpito specifici organi, istituzioni, organismi di portata nazionale, la cui incolumità e normalità di funzionamento è necessaria per la sopravvivenza dell'ordinamento democratico italiano, si sono dimostrate inidonee a produrre l'evento del reato in questione, di guisa che detto comportamento associativo non può essere sussunto nell'illecito di cui all'art. 270 bis cp".
Al termine del nuovo processo - nel marzo 2002, cioè 4 anni dopo l'arresto - la Corte d'Appello di Torino condannò a 3 anni e 10 mesi Silvano Pelissero.
Fonte.

Ho preferito, anzichè pubblicare la foto di laudi, mettere le foto di due delle vittime di questo carnefice di stato... Poichè a loro va il mio pensiero in questo momento!

L'Articolo di InformA AzionE

giovedì 24 settembre 2009

ARTICOLO TRATTO DA "EQUTANDO.COM"

FONTE!

Redazione Equitando - 23.09.09
La Lav chiede di aprire un'inchiesta sul cavallo abbattuto domenica 20 settembre 2009Il Palio è "lacrime e sorrisi", come direbbe Paolo Raviola: e di motivi per piangere e sorridere, la manifestazione ne riserva davvero parecchi: accanto allo spettacolo, alla corsa, ai festeggiamenti, ai riti scaramantici di borghigiani e appassionati c'è chi si batte per i diritti degli animali.
Dal 2003 a oggi sono stati undici i cavalli soppressi durante la manifestazione, ultima la cavalla che domenica correva per il rione di Castell'Alfero, che si è fratturata una zampa durante la terza batteria e di lì a poco è stata abbattuta in una clinica di Villanova.
"Il tragico incidente - scrivono dalla Lav - si è consumato sotto gli occhi delle migliaia di spettatori assiepati sulle tribune e nel parterre, e mentre gli altri cavalli terminavano il terzo giro, lo sfortunato animale veniva portato via dalla pista, nel silenzio e nell’indifferenza generale, senza che venisse anche solo annunciato il ferimento della cavalla".
La dinamica dell'incidente non sarebbe stata chiarita: "Colpisce che solo nella serata di lunedì sia stato reso noto l’abbattimento dell’animale, la Lav, tramite il suo Ufficio Legale, ha già emesso richiesta di accesso dei dati, per poter visionare la cartella clinica e conoscere le motivazioni che hanno portato a decidere la soppressione della cavalla, riservandosi eventuali azioni legali".
“Chiediamo - si legge nella nota stampa . che venga chiarita la dinamica del gravissimo incidente tramite l’apertura di un’inchiesta da parte del Sottosegretario alla Salute Francesca Martini, affinché si appuri se tutte le disposizioni dell’Ordinanza del Ministero della Salute su questa materia, entrata in vigore alcuni giorni fa, siano state rispettate, e soprattutto, se la frattura subita dalla cavalla fosse così grave da giustificarne la soppressione, o se invece vi era la concreta possibilità di cura e successiva riabilitazione”.
Circa trenta attivisti della campagna antispecista "Animali della Langa" avevano effettuato un volantinaggio, dichiarando le ragioni per cui si sentono "contrari ad una manifestazione basata sullo sfruttamento di animali, a mero scopo ludico, che lucra sulle sofferenze imposte a chi non ha voce per ribellarsi".

Riportiamo integralmente l'articolo apparso su gazzettadasti.it perché riteniamo che l'informazione debba lasciare spazio a tutte le voci.

martedì 22 settembre 2009

FINALE DEL PALIO DI ASTI

Nel video che vi presento sono ripresi i momenti della finale del palio di Asti... Intorno al secondo minuto si vede la cavalla Colafonte negli attimi che seguono il suo incidente.
Incidente che ha portato alla soppressione della cavalla...
Attorno a questa ennesima uccisione è stato costruito un muro di gomma, per non far trapelare la notizia, speriamo di riuscire a far crollare questo muro di gomma, per far venire alla luce le nefandezze di un palio che da troppi anni porta solo sofferenza e morte per i nostri fratelli Animali!

PALIO DI ASTI, CAVALLA FERITA E’ STATA ABBATTUTA.

testo ufficiale
Comunicato stampa LAV 22.09.2009

PALIO DI ASTI, CAVALLA FERITA E’ STATA ABBATTUTA.
LA LAV SI RISERVA EVENTUALI AZIONI LEGALI E CHIEDE AL SOTTOSEGRETARIO MARTINI (SALUTE) UN’INCHIESTA PER VERIFICARE APPLICAZIONE DELLA RECENTE ORDINANZA.

Per l’ennesima volta il Palio di Asti è stato teatro di un raccapricciante incidente, domenica 20 settembre: la cavalla contrassegnata con il numero 18, che correva per il rione Castell’Alfero, durante la terza batteria si è fratturata una zampa ed è stata successivamente abbattuta nella clinica convenzionata “La Varletta” di Villanova d’Asti.

Il tragico incidente si è consumato sotto gli occhi delle migliaia di spettatori assiepati sulle tribune e nel parterre, e mentre gli altri cavalli terminavano il terzo giro, lo sfortunato animale veniva portato via dalla pista, nel silenzio e nell’indifferenza generale, senza che venisse anche solo annunciato il ferimento della cavalla.

Poiché non è chiara la dinamica dell’incidente e colpisce che solo nella serata di lunedì sia stato reso noto l’abbattimento dell’animale, la LAV, tramite il suo Ufficio Legale, ha già emesso richiesta di accesso dei dati, per poter visionare la cartella clinica e conoscere le motivazioni che hanno portato a decidere la soppressione della cavalla, riservandosi eventuali azioni legali.

“Chiediamo che venga chiarita la dinamica del gravissimo incidente tramite l’apertura di un’inchiesta da parte del Sottosegretario alla Salute Francesca Martini, affinché si appuri se tutte le disposizioni dell’Ordinanza del Ministero della Salute su questa materia, entrata in vigore alcuni giorni fa, siano state rispettate, e soprattutto, se la frattura subita dalla cavalla fosse così grave da giustificarne la soppressione, o se invece vi era la concreta possibilità di cura e successiva riabilitazione”, dichiara la LAV.

“Questo fatto gravissimo è l’ulteriore dimostrazione che le corse dei palii espongono i cavalli a pericoli, spesso mortali, che non possono essere evitati in alcun modo. A pochi giorni di distanza dal Palio dei Berberi di Calascibetta (Enna), in cui due cavalli sono rimasti gravemente feriti, ci troviamo ancora di fronte a un incidente con conseguenze mortali, che non può e non deve essere sottaciuto, ma che anzi deve essere denunciato per la sua tragicità – continua la LAV - Questi “spettacoli” sono indegni di una società civile e, non ci stancheremo mai di ripeterlo, devono essere completamente aboliti, a favore di manifestazioni che non mettano a repentaglio la vita degli animali. Anche laddove non si verifichino incidenti mortali, ci preme sottolineare che i cavalli vengono sottoposti ad allenamenti estenuanti e a un fortissimo stress, tanto fisico quanto psichico, durante tutto lo svolgimento della gara.”

Ufficio stampa LAV 06 4461325 – 339 1742586 www.lav.it

lunedì 21 settembre 2009

PRESIDIO AL PALIO DI ASTI

Anche quest'anno, la terza domenica di Settembre, per la città di Asti è stata sinonimo di Palio. Manifestazione che dal 2003 ad oggi ha portato alla soppressione di dieci Cavalli a cui, purtroppo, deve essere aggiunto l'ultimo martire, ucciso dopo un incidente avvenuto proprio ieri, Domenica 20/09/2009.





Come gruppo della campagna Antispecista "Animali della Langa" ci siamo recati ad Asti in un trentina di attivisti, arrivati al luogo designato per il presidio, i "tutori della legge" hanno cercato di limitarci in un spazio delimitato da transenne, da cui sarebbe risultato difficile farci sentire. La ferma opposizione alla "reclusione" ci ha permesso di compiere la nostra funzione divulgativa con le modalità a noi più congeniali, lasciando alcuni carabinieri dietro alle transenne preparate per noi...



Abbiamo effettuato un volantinaggio, per far capire le motivazioni che ci portano ad essere contrari ad una manifestazione basata sullo sfruttamento di Animali, a mero scopo ludico, che lucra sulle sofferenze imposte a chi non ha voce per ribellarsi. Ma in quest'occasione le nostre urla, e i nostri megafoni, si sono fatti portavoci di questo dolore... Ricordando a chi paga per vedere lo "spettacolo" di avere la mani sporche del sangue dei cavalli abbattuti, e le coscienze colme di sofferenza.

Diversi passanti, fermatisi a leggere gli striscioni, o ad assistere al presidio, una volta avvicinati per dar loro il volantino e spiegare il perchè della nostra presenza al palio, esprimevano il loro sostegno... Da citare il gesto di sei ragazzini, che dopo aver parlato con un' attivista hanno deciso di levarsi il foulard con i colori della loro contrada.



In altri casi, la nostra presenza- attiva- sotto gli spalti degli spettatori paganti, non è stata gradita, dando luogo a qualche episidio un po' vivace e al tentativo di metterci a tacere delle "forze dell'ordine" cercando di frapporre, tra noi e gli astanti, un "muro" di ambulanze...

Durante una piccola pausa, siamo andati a porgere omaggio ad un gruppeto nero vestito di vecchie conoscenze, i quali salutandoci a braccio teso hanno mandato le loro "gaurdie del corpo" ad abbracciarci calorosamente, chissà perchè dietro ad un cordone di polizia si sentono tanto coraggiosi??

In conclusione possiamo definirci soddisfatti di aver "disturbato" la festa astigiana informando le persone delle ragioni del nostro dissenso. Devo mandare un ringraziamento particolare a chi, per portare il proprio preziossimo supporto, si è macinato quantità pantagrueliche di chilometri.









APERITIVO VEGAN FESTA "REVOLVERTYRE"


Sabato 19/09/09 Gli "Animali della Langa" hanno organizzato un aperitivo Vegan in occasione della festa delle "revolvertyre" Tenutasi nel cortile di Radio blackout, nota emittente libera di Torino!

L'aperitivo aveva come scopo la diffusione della scelta vegan, per far comprendere che l'alimentazione derivante dalla nostra scelta non ha nulla da invidiare, organoletticamente, parlando alla cucina tradizionale... Il buffet è stato, anche, occasione di benefit per le attività della campagna Antispecismo!



Il nostro menù era composto da:

_ Lasagne al ragù di seitan;
_ Melanzane al bagnetto verde;
_ Falafel;

_ Frittatine farcite alle erbette e cipolla;
_ Crostini con maionese di carote e salsa tartara;
_ Insalata russa.

Il tutto all'insegna dell' autoproduzione... dalla maionese di soia, al Seitan...

A portare un po' di "dolcezza" ci ha pensato, Roberta con i suoi muffin. Il ricavato della vendita dei dolci sarà devoluto in favore di una colonia felina.



Gli infaticabili ragazzi dell'AIP, dopo le fatiche del presidio davanti alle vetrine del "Max Mara Fashion Group" hanno allestito un banchetto durante l'aperitivo.

Grazie al contributo di tutti la serata è andata benissimo!